Giancarlo Cancelleri (Ansa)Giancarlo Cancelleri
Il giorno dopo la vittoria di Rosario Crocetta nelle elezioni siciliane, forte dell'asse tra Pd e Udc, e la sconfitta del Pdl è quello delle aperture. In un'intervista al Secolo XIX Gianfranco Miccichè, leader del Grande Sud, dice: siamo pronti a entrare nella maggioranza. Giancarlo Cancelleri, leader del Movimento cinque stelle, primo partito nella Regione, promette: «Il primo disegno di legge che proporremo all'Ars sarà la riduzione degli stipendi dei parlamentari a 2.500 euro».

Il neo presidente annuncia di voler incontrare quanto prima Mario Monti perché, spiega, «in Sicilia alcune città versano in una situazione drammatica. Messina è quasi sull'orlo del default». Quando al nodo dell'ingovernabilità che potrebbe scaturire dal panorama politico che è venuto fuori dalle elezioni, Crocetta si dice sicuro: «Io penso che il mio governo avrà una maggioranza bulgara contrariamente a quello che si pensa». «I grillini - aggiunge il neo governatore - sono deputati come tutti gli altri. Pensano di potere contribuire ad approvare le leggi o intendono continuare a "grillare" anche in Parlamento?».
Trentotto seggi alla coalizione vincente
Sono 14 i deputati eletti nelle fila del Pd in Sicilia, oltre ai cinque della lista Crocetta e agli undici dell'Udc, i partiti della coalizione che ha sostenuto l'elezione di Rosario Crocetta, superando la soglia di sbarramento del 5 per cento. Complessivamente trenta deputati ai quali si aggiungono gli otto componenti del listino previsti dal premio di maggioranza per il vincitore. Le forze politiche che sostenevano il candidato a presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, eletto perchè arrivato secondo dopo Rosario Crocetta, avranno invece all'Assemblea regionale siciliana venti deputati. A Grande sud e Partito dei siciliani (ex Mpa) andranno 15 deputati. Ancora quindici saranno i deputati regionali (anche se hanno annunciato che non si faranno chiamare "onorevoli" ma "cittadini") del Movimento 5 Stelle chesiederanno a Sala d'Ercole: sarà il gruppo parlamentare più consistente.
Per Crocetta un vantaggio di cinque punti su Musumeci 
Rosario Crocetta, ex sindaco di Gela, è stato eletto nuovo presidente della Regione Siciliana con il 30,50% e un totale di 617.073 voti. Lo spoglio delle 5.308 sezioni, che si è concluso ieri a tarda sera, ha premiato l'europarlamentare del Pd sostenuto anche dall'Udc, attribuendogli un vantaggio di cinque punti percentuali sul candidato del Pdl Nello Musumeci, fermatosi al 25,70% e 521.022 voti. Al terzo posto si è piazzato il portavoce regionale del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri, che ha ottenuto il 18,20% e 368.006 voti; mentre non è andato oltre il quarto posto Miccichè, sostenuto da Grande Sud, Fli ed Mpa, che ha ottenuto il 15,40% pari a 312.112 voti.
M5S primo partito 
Per quanto riguarda le liste, il Movimento 5 Stelle fa da protagonista imponendosi come primo partito in Sicilia in virtù del 14,90% di preferenze ottenute. Dietro, al 13,40% è il Pd, che ha superato il Pdl fermatosi al 12,90%. In questa legislatura, all'Ars non entreranno Idv e Sel, che hanno ottenuto il 3,50% e il 3,10%, e Futuro e Libertà, che non è andato oltre il 4,40 per cento.
Cancelleri: per deputati verifica periodica con base 
Il portavoce regionale del movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, ha chiarito, in una conferenza stampa a Palermo, che «i candidati del Movimento Cinque Stelle hanno firmato un documento, che non sono dimmissioni in bianco, che tra le altre cose sarebbe un atto anticostituzionale. La nostra idea é che ogni sei mesi i deputati eletti dovranno presentarsi alle assemblee e relazionare sull'operato. Se si é operato male si discuterà, poi ci sarà una votazione e se sarà negativa il deputato dovrà dimettarsi. Se non lo fa, - ha concluso Cancellieri - il Movimento lo butterà fuori».